Veneto

venerdì 12 febbraio 2010

SEL e PSI

Riporto dal Gazzettino di Padova:

Lista condivisa per Zan e il partito di Sirone. Obiettivi: «Lavoro, e fermare la Lega»

Qualcuno ha risposto all’appello della lista unica della sinistra per le regionali. Sono i socialisti del Partito socialista che ha visto interpreti nella scorsa legislatura Sandro Faleschini, Gaetano Sirone, Salvatore Italiano e altri consiglieri comunali, con Sirone ancor oggi amministratore della Finaps.
Hanno raggiunto Sinistra e Libertà, il movimento che con Sinistra per Padova ha portato Alessandro Zan all’assessorato all’Ambiente. E questa unione sta dando i suoi frutti. La lista provinciale di Sinistra, libertà e socialisti correrà in coalizione col centrosinistra a fianco di Bortolussi. Ma con temi e proposte precise, che fanno parte di un dna che non si dimentica.
Intanto i nomi: Capolista Alessandro Zan ingegnere, poi Gaetano Sirone, commercialista, Salvatore Italiano, psicologo, Sergio Lironi, storico ambientalista padovano, Olindo Morello assessore al Bilancio di Ponte S. Nicolò, Renzo Soranzo delegato sindacale alla Ztf, Maristella Urbano funzionario dell’Inps, ex assessore al Bilancio a Mestrino e dirigente Cgil funzione pubblica, Anna Veronese al terzo anno di scienze della comunicazione e di forte tradizionale socialista, Lucia Maria Zanarella, grande attivista di Campo S. Martino.
Poi i programmi. «Ci candidiamo a governare per conto di un’area laica e liberale che vuole attenzione alla libertà individuale e tutele per i lavoratori. Il nostro slogan è: "C’è un Veneto migliore", sottinteso, di quello che vuole la Lega. Un Veneto dove non ci sono privilegi, ma diritti condivisi. Dunque un altro Veneto rispetto all’arretramento culturale che propone la Lega». E i socialisti? «Non c’è nemmeno bisogno di chiderci se aderiamo a questi temi, sono da sempre i nostri» risponde Sirone. «Il lavoro ad esempio. Gli ammortizzatori sociali stanno finendo. Se si vogliono evitare licenziamenti di massa le amministrazioni pubbliche devono intervenire subito garantendo i pagamenti in sospeso alle ditte e noi a Padova lo abbiamo fatto. Le banche devono allargare il credito e avere un indennizzo per chi non ce la facesse a onorarlo e gli imprenditori rinunciare a una parte degli utili». E per chi perde il lavoro? «Reputiamo scandaloso che l’ultima finanziaria regionale non abbia previsto un sussidio per i disoccupati. Noi se andremo al governo li metteremo da subito» continua Zan.

C’è però da proporre un modello culturale alternativo alla Lega. Lironi: «Dire prima i Veneti significa chiudere il Veneto al futuro, allontanare magari un ingegnere indiano che ci avrebbe fatto comodo. Noi siamo per le aperture». (M.G.)

1 commento:

  1. Cavolo... neanche il Gazzettino sa che SEL sta per Sinistra Ecologia Libertà :-(

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